Rassegna Stampa Studio Legale Russo
Tribunale di Tivoli – Sentenze nn. 895/2015 e 896/2015 – Sussiste il diritto all’inserimento in GaE dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro il 2001/2002
Le recenti sentenze nn. 895/2015 e 896/2015 del Tribunale del Lavoro di Tivoli riaprono la diatriba su una dibattuta questione che da qualche tempo sta interessando i Tribunali del Lavoro di tutta Italia. Le sentenze, infatti, vertono sul diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante all’inserimento nelle Graduatorie utilizzate dal Ministero dell’Istruzione per il conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato. Tali pronunce dichiarano legittima la richiesta di inserimento dei suddetti docenti e condannano l’Amministrazione ad agire in tal senso riaprendo, così, le Graduatorie che la normativa primaria voleva chiuse a nuovi inserimenti.
A cura dell'Avv. Salvatore Russo
È al giudice del luogo dove lavorava a termine che il prof precario deve chiedere il tempo indeterminato
Con l'ordinanza n. 23002 dell'11 novembre 2015, la Corte di Cassazione interviene nuovamente sulle questioni inerenti la giurisdizione territoriale in caso di ricorso contro la Pubblica Amministrazione volto ad ottenere la costituzione del rapporto di lavoro subordinato e ribadisce che, quando si tratta di lavoratore precario che ha già prestato attività lavorativa presso il Ministero dell'Istruzione, il Giudice del Lavoro competente a decidere è da individuarsi nel Tribunale del circondario nel quale il lavoratore prestava effettivamente la propria attività alle dipendenze del MIUR, seppur a tempo determinato, all'atto della proposizione della causa.
A cura dell'Avv. Salvatore Russo
CONSIGLIO DI STATO – Sentenza n. 3941/2015: Nelle controversie relative allo scorrimento delle graduatorie del concorso a cattedra la giurisdizione è del Giudice Amministrativo
Il Consiglio di Stato con la Sentenza n. 3941/2015 del 14 agosto 2015 ha annullato una precedente decisione del TAR Lazio con la quale, in relazione al contenzioso riguardante il mancato scorrimento delle graduatorie concorsuali e il mancato riconoscimento del titolo abilitante ai candidati risultati idonei, lo stesso Tribunale Amministrativo aveva dichiarato inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione asserendo, contestualmente, la giurisdizione del giudice ordinario. Secondo il Consiglio di Sato, invece, dev’essere proprio il Giudice Amministrativo a decidere sulle controversie in cui i provvedimenti amministrativi, emanati dalle Amministrazioni nell’esercizio di un potere autoritativo, rappresentano la fonte diretta della lesione dei diritti delle parti ricorrenti.
A cura dell’Avv. Salvatore Russo